Riflessioni del Coordinamento Precari FLC CGIL Umbria sul documento del 7 dicembre

07.02.2013 12:05

Documento 7 dicembre

-La stabilizzazione  di tutti i precari inseriti nelle GAE;

 -La salvaguardia delle GAE , garantendo i diritti acquisiti dai precari;

-La lotta  all’aumento dell’orario di lavoro a parità di salario;

-La richiesta di rispetto delle direttive europee;

-L’equiparazione dei diritti giuridici ed economici, tra lavoratori precari e di ruolo, sia con riferimento  allo stipendio mensile, sia rispetto  alle retribuzioni durante le assenze per malattia, per permessi e formazione.

Restituzione dei   finanziamenti ai comparti della conoscenza, attraverso la lotta all’evasione, alla corruzione e alla criminalità organizzata;

-Il reinserimento delle ore, di discipline come la storia dell’arte, scomparse in molti quadri orario di molte scuole superiori di 2° grado;

-NO al concorso e riapertura delle GAE,  per i nuovi abilitati TFA , su cui non si è raggiunta una posizione di comune accordo.

 

Proposte  dei precari della regione Umbria:    

  1. Un piano di stabilizzazione pluriennale per esaurire le graduatorie, eliminare la precarietà e favorire la continuità didattica agli studenti;
  2. Immissione in ruolo dei precari su tutti i posti vacanti (non costa di meno rispetto che licenziarli a giugno e riassumerli a settembre, pagando le ferie non godute e l’indennità di disoccupazione?);
  3. Il concorso solo per le graduatorie esaurite ( ci sono già  i precari abilitati e con anni di insegnamento, perché non assumerli?);
  4. La stabilizzazione dei precari con oltre 36 mesi di servizio, con contratto di lavoro a tempo determinato nella stessa istituzione; Solo nel caso di  docenti abilitati e  del personale ATA .
  5. Mantenere l’attuale scansione quinquennale del  percorso di istruzione della scuola secondaria di secondo grado, poiché attualmente si ipotizza una sua riduzione a quattro anni,  secondo la prassi europea, ciò contribuirebbe a ulteriori tagli dei posti di lavoro e ad un abbassamento del livello di preparazione dei giovani.
  6. Una maggiore chiarezza sulla procedura di assunzione dalla nuova graduatoria del concorso, soprattutto  se si dovranno effettuare recuperi, qualora ci siano state surroghe da graduatorie di merito esaurite.
  7. Non finanziare le scuole private e dare maggiori incentivi a quelle pubbliche, per migliorare la qualità dell’istruzione pubblica, diminuendo il numero degli alunni per classe, provvedendo agli interventi edilizi di messa in sicurezza e di adeguamento dimensionale degli istituti, aumentando le retribuzioni degli insegnanti e del personale ATA, che risultano i più bassi d’Europa.
  8. Bloccare i progetti di privatizzazione e aziendalizzazione degli istituti scolastici, a partire dal disegno di legge Aprea - Ghizzoni,  per una scuola pubblica democratica , laica e pluralista, che garantisca a tutti una formazione di base critica e pari opportunità formative, indipendentemente dagli interessi del profitto privato.
  9. Se si ravvisasse la necessità di inserire  i nuovi  abilitati TFA nella GAE,  che vengano inseriti  in attesa del concorso, solo in quelle che risultano esaurite e  eventualmente nella 4° fascia, poiché  in possesso di una abilitazione diversa   rispetto a quelli della 3° fascia.
  10. Ripristinare nella scuola primaria il progetto didattico del tempo pieno con le relative compresenze.
  11. Ripristinare le ore di laboratorio negli istituti tecnici e conseguentemente trovare forme di abilitazione per coloro che insegnano da anni al fine di stabilizzarli.

Circa le iniziative   sul welfare a sostegno dei precari docenti e ATA ,che hanno perso il lavoro riteniamo importante sostenerli, facendoli continuare a lavorare nella scuola dove prestavano servizio, per almeno 3 anni: nel caso dei docenti per le sostituzioni dei colleghi assenti, per i corsi di recupero, per la stesura dei progetti o per altre attività aggiuntive.