Milano, Camera del Lavoro - Venerdì 10 maggio, ore 16.30
Venerdì 10 maggio ci incontriamo in Camera del lavoro alle ore 16.30 e avviamo una riflessione a più voci, senza la pretesa di chiudere il discorso sul regolamento sul Sistema Nazionale di valutazione con l'obiettivo di aprire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi una riflessione più ampia e partecipata in tutte le scuole. Vogliamo dare la possibilità a chi ha ancora voglia di confrontarsi di uscire dall'angusta alternativa su Invalsi sì, Invalsi no e affrontare il problema vero della valutazione, quello nostro, a 360 gradi.
Vi invitiamo a trasmettere questo invito anche a vostri colleghi particolarmente interessati al tema e a darci conferma della vostra presenza all'incontro.
Documento del comitato direttivo della FLC CGIL sul Sistema Nazionale di Valutazione
Dossier della FLC CGIL sul Sistema Nazionale di Valutazione
Milano, Università degli Studi, Facoltà di Scienze Politiche - Lunedì 13 maggio, ore 16.30
LAVORO e CONOSCENZA
x lo SVILUPPO SOSTENIBILE
RicercareProgettareFabbricareRiciclare
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE aula 11
VIA CONSERVATORIO, 7
intervengono
ANDREA DI STEFANO, direttore di Valori
STEFANO SYLOS LABINI, economista,ricercatore Enea
CECILIA STRADA, presidente Emergency Milano
CRISTINA TAJANI, assessore lavoro Comune di Milano
GUIDO VIALE, economista ambientale
MAURIZIO LANDINI, segretario generale Fiom
Roma - Sabato 18 aprile - Manifestazione FIOM
Sabato 18 maggio i metalmeccanici si mobilitano e scendono in piazza a Roma perché cinque anni fa con il governo Berlusconi ci avevano
detto che la crisi non c'era, era passeggera, addirittura superata. negli ultimi due anni col governo monti, visto che la crisi non si poteva
più negare, si è passati a un uso della crisi per legittimare le politiche di austerità in tutta europa.
la scelta di non intervenire sulle cause ha determinato che il 10% della popolazione ha il 50% della ricchezza: i responsabili hanno
quindi continuato ad aumentare le proprie rendite. inoltre le banche hanno ridotto il credito e investito in titoli spazzatura e la confindustria
ha puntato sulla cancellazione dei diritti e la riduzione del salario. risultato?
Hanno cancellato l'articolo 18, derogato ai contratti e alle leggi, tagliato la spesa sociale, chiuso ospedali e per 9 milioni di persone non
è più garantito il diritto alla salute, chiuso scuole e università, posticipate e ridotte le pensioni. Hanno addirittura provato a generare
una guerra tra inoccupati, disoccupati e precari, giovani e non, donne e uomini.
l'Italia continua a essere il paese con la massima evasione fiscale e la minore tassazione delle rendite finanziarie mentre attraverso le
politiche fiscali hanno continuato a spremere pensionati e lavoratori dipendenti.
I risultati di questa scelta sono: licenziamenti, aumento delle disuguaglianze sociali, impoverimento e inaccessibilità al lavoro. Questa
condizione di solitudine ha addirittura portato persone a togliersi la vita.
Adesso Basta!
Non vogliamo più essere divisi e ricattati, è il momento di cambiare